Botti di capodanno, non serve l'ordinanza

Botti di capodanno, non serve l'ordinanza

Data :

31 dicembre 2019

Municipium

Descrizione

La Polizia Locale in questi giorni intensificherà i controlli, ma a Monza il divieto di far esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio di qualunque genere è ormai in vigore tutto l’anno, senza bisogno di specifiche ordinanze.

Ordinanza «assorbita» dal Regolamento. È già tutto scritto e deciso: il divieto di fuochi d’artificio è previsto nel Regolamento comunale di Polizia Urbana, approvato in Consiglio Comunale lo scorso 18 novembre, ed è ormai in vigore tutto l’anno.

Botti, divieto assoluto. L’articolo 27 del Regolamento («Utilizzo di materiali pirotecnici») prevede il divieto assoluto dei botti, durante tutto l’anno: «è vietato far scoppiare mortaretti, prodotti esplodenti ed artifici pirotecnici ad effetto di scoppio, anche se di libera vendita». Fermo restando l’applicazione della normativa penale, l’Amministrazione Comunale ha deciso di ampliare il divieto prevedendo un’ampia area «off-limits», indipendentemente dal criterio di pericolosità dei botti. Si tratta degli spazi pubblici definiti di «particolare interesse» dall’articolo 6 dello stesso Regolamento: il centro storico, il Parco e la Reggia di Monza, i parchi e i giardini e le aree destinate allo svolgimento di fiere e mercati, le fermate degli autobus e le stazioni ferroviarie, le aree fino a un raggio di 300 metri da musei, scuole, ospedali e istituti di cura. Per il resto della città vale quanto previsto dall’articolo 703 del Codice penale. Per chi viola le disposizioni è prevista una sanzione di 100 euro, oltre all’obbligo di cessare l’attività e di risistemare i luoghi eventualmente sporcati o danneggiati.

Sicurezza, un ulteriore passo. «Botti, petardi e fuochi d’artificio sono vietati in tutta la città, tutto l’anno, non solo nella notte di Capodanno - spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena. La norma inserita nel Regolamento non è solo un divieto ai botti, ma uno “strumento” per coinvolgere i cittadini sui temi della tutela della salute delle persone, degli animali e dell'ambiente, considerato che il livello di polveri sottili nell’aria negli ultimi giorni dell’anno aumenta a causa dei fuochi d’artificio e i botti sono spesso causa di stress e, in alcuni casi, addirittura di morte per animali domestici e selvatici. Insomma, un divieto che è un ulteriore passo verso una maggiore sicurezza dell’intera comunità».

Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:04

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