Descrizione
"Trovo inammissibile che alcuni Sindaci si permettano di invitare i colleghi a disattendere una Legge dello Stato che, in quanto tale, si applica e basta.
Molti di questi primi cittadini guarda caso sono del PD, di quel partito cioè al quale negli ultimi anni di democratico è rimasto solo il nome. Sono ormai stucchevoli quando iniziano ad abbaiare alla luna ogni volta che qualcuno non la pensa come loro”.
Così Dario Allevi, Sindaco di Monza, interviene oggi sull'iniziativa di "disobbedienza" capeggiata dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha già ottenuto alcune adesioni.
"Il decreto Sicurezza è un provvedimento utile e necessario, atteso come me da molti altri Sindaci, costretti ad affrontare gli effetti di un’accoglienza indiscriminata e senza regole degli ultimi anni", continua Allevi.
"Da Presidente della Provincia prima e da Sindaco poi ho assistito ad un vero e proprio massacro degli Enti Locali da parte dei governi Monti/Letta/Renzi/Gentiloni: dov’erano Orlando e Nardella? Avevano forse ricevuto l’ordine di non disturbare il conducente? Mi spiace per loro ma come dicevano i latini 'dura lex sed lex', sempre!
Lo stesso vale anche per ANCI, la casa di tutti i Comuni. Ecco perché insieme al Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e tanti altri colleghi ho deciso di scrivere al Presidente Antonio De Caro.
Non mi sono piaciute ieri le sue prime affermazioni ed allora abbiamo ritenuto doveroso ricordargli la terzietà dell’Associazione in questioni politiche oltre all’invito a non farsi influenzare dai ‘compagni’ di partito". "Questioni così importanti e delicate per le città italiane - conclude Allevi - devono essere affrontate e discusse in modo collegiale e serio nelle sedi opportune".
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:05