Descrizione
La Giunta comunale ha approvato la delibera di adesione alla rete di città “Dementia Friendly Community”: Monza è così la prima città capoluogo in Italia a partecipare a questo progetto pilota, ideato e avviato dalla Federazione Alzheimer Italia, la maggiore organizzazione nazionale di volontariato dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulla malattia dell’Alzheimer.
Il progetto.
Il progetto nasce da una sperimentazione già avviata da anni in Gran Bretagna, per l’attuazione di un protocollo basato sulle buone pratiche da adottare all’interno della comunità. L’obiettivo è diffondere la conoscenza della malattia e innescare un processo di cambiamento sociale in grado di ridurre l’emarginazione e il pregiudizio e creare una rete di cittadini consapevoli, capaci di relazionarsi con la persona affetta da demenza e con la sua famiglia e rendere la città – con i suoi spazi, le sue iniziative e le sue relazioni sociali – pienamente fruibile, senza escludere e isolare le persone con questo tipo di patologia.
Le stime.
In base alla formula condivisa dalla comunità scientifica, in una città come Monza si stima la presenza di circa 3000 persone affette da demenza su un totale di circa 30.000 persone over 65 (fonte: Istituto Superiore di Sanità – Epidemiologia delle Demenze e Alzheimer’s disease International - World Alzheimer Report 2016).
“La città di Monza è la prima in Italia e la seconda in Europa ad ospitare un vero e proprio villaggio realizzato a misura di donne e uomini con Alzheimer, grazie allo straordinario impegno della Cooperativa Meridiana che tra poche settimane aprirà le porte del suo “Paese Ritrovato” – spiega il Sindaco di Monza – Così ci candidiamo a sperimentare questo progetto pilota allargandolo a tutta la città, per ridurre la solitudine di quanti hanno a che fare con questa malattia”.
La costituzione del comitato.
Il primo passo sarà la costituzione di un comitato di progetto tecnico-politico, con funzioni di proposta e di impulso per individuare le progettualità più idonee a soddisfare i bisogni espressi dalle famiglie dei malati.
L’assessore alle Politiche Sociali, pertanto, provvederà a convocare a breve il comitato, coinvolgendo istituzioni e professionisti preposti alla tutela della salute, associazioni e cooperative che da tempo sul nostro territorio si occupano dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Tra le prime attività in agenda corsi formativi e incontri divulgativi per accrescere la conoscenza della malattia e la cultura del suo riconoscimento precoce, oltre all’approfondimento degli aspetti culturali e sociali legati allo stigma.
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:02