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“Sono obiezioni pretestuose, che gettano discredito sull’operato degli uffici e alimentano un clima di veleni che non giova a nessuno, principalmente ai cittadini”. Così Martina Sassoli Assessore all’Ambiente commenta le polemiche sollevate nei giorni scorzi in Consiglio Comunale sui presunti sprechi di denaro pubblico connessi alla proroga contrattuale siglata nel 2018 con l’Impresa Sangalli.
Gli uffici precisano, nel merito, che la proroga disposta a partire dall’1 ottobre 2019 prevede una spesa massima annua pari a € 13.868.492,88 (IVA compresa) salvo eventuali adeguamenti contrattuali.
Confrontando tale importo con i valori a base d'asta riferiti alla nuova gara emerge che i servizi base e opzionali ammonterebbero annualmente a
€ 16.421.373,25 (IVA compresa), da ridurre in base alla percentuale di sconto offerta dall'Impresa aggiudicataria.
Infine se si considerassero i soli servizi base, l'importo scenderebbe a € 14.928.521,223, a meno dello sconto.
A ciò si aggiunge il fatto che i due contratti - attuale e futuro - non sono oggettivamente paragonabili poichè i servizi erogati risultano molto differenti, con uno scatto di qualità significativo pronto ad entrare in vigore con il nuovo contratto.
“Le somme liquidate all'Impresa Sangalli per i servizi resi nel 2018 e nel 2019 sono inferiori rispetto al valore a base d'asta nella nuova gara dei rifiuti”, conferma l’Assessore, precisando che gli importi erogati all’Impresa Sangalli con l’attuale regime di proroga risultano in ogni caso sempre e comunque inferiori rispetto al contratto transato dalla Giunta Scanagatti nel 2015, pari a 17.201.311 euro per i servizi base ed extra.
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:14