Verso il #25novembre: abbattiamo i “muri del silenzio”

Verso il #25novembre: abbattiamo i “muri del silenzio”

Data :

19 novembre 2021

Municipium

Descrizione

Nella lotta contro la violenza sulle donne sono ancora molti i muri da abbattere, primo fra tutti quello dell’omertà e del silenzio.
«I Muri del Silenzio» è la mostra fotografica con cui a Monza si inaugura il programma delle iniziative per il 25 novembre, «Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne».

L’installazione fotografica, aperta all’Orangerie della Villa Reale, è promossa dall’atleta paralimpica e parlamentare on. Giusy Versace, in collaborazione con «Fidapa Bpw Italy Modoetia Corona Ferrea».

Giù i muri
«Abbattere il muro dell’omertà – ha dichiarato il Sindaco Dario Allevi – significa costruire un momento di riflessione serio e profondo.
Le Istituzioni hanno il dovere di tenere accesi i riflettori su questa piaga vergognosa. Ma non basta. La violenza contro le donne è, prima di tutto, una battaglia culturale da combattere con grande convinzione. È questo lo spirito di tutte le iniziative che, anche quest’anno, mettiamo in campo».

La mostra fotografica
«I Muri del Silenzio» è un progetto a sostegno delle donne vittime di violenza, ideato dalla fotografa Mjriam Bon e promosso dall’atleta paralimpica e parlamentare Giusy Versace.
L’installazione è composta da 42 fotografie che ritraggono in primo piano i volti di persone note e meno note del mondo dello spettacolo e della televisione, donne vittime di violenza e persone comuni nel gesto di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca a voler significare “non vedo, non sento e non parlo”.
Immagini che intendono sensibilizzare sull’importanza di denunciare ogni forma di omertà uditiva e visiva, che costringe a tacere chi subisce violenza. Sono i muri di chi non vede o di chi fa finta di non vedere, i silenzi di chi non parla perché ha paura e si vergogna.

Gli orari
Dopo essere stata inaugurata a Roma alla Camera dei Deputati nel 2019 e successivamente accolta a Milano a Palazzo Lombardia e al grattacielo Pirelli, a Gorla Maggiore e ad Assago, la mostra fa ora tappa all’Orangerie della Reggia dove potrà essere visitata dal 20 novembre al 12 dicembre durante i weekend dalle ore 10.30 alle ore 18.30 (ingresso gratuito).

Durante la settimana la mostra sarà aperta per visite guidate di gruppi o scolaresche.
Informazioni e prenotazioni: eventi.fidapamodoetiacoronaferra@gmail.com.

«I Muri del Silenzio» è sostenuta e patrocinata dal Comune nell’ambito del tavolo «Monza Pink Network», e promossa da «Fidapa Bpw Italy Modoetia Corona Ferrea» in collaborazione con «GetShow».

“Questa mostra è un progetto importante, nato come strumento di denuncia, ma anche per tenere accesi tutto l’anno i riflettori su questo grave problema sociale, troppo spesso sottovalutato. In futuro, mi piacerebbe che ‘I muri del Silenzio’ potesse essere allestito anche nelle scuole, dove si formano e si rafforzano le coscienze di quelli che saranno le donne e gli uomini del domani. Oggi sono molto felice di essere qui a Monza presentare il progetto, e grata che il Comune abbia voluto accogliere la nostra iniziativa, aprendoci le porte della nobile e raffinata Orangerie di Villa Reale. Ringrazio di cuore, dunque, il sindaco Dario Allevi e l’assessore Martina Sassoli per questa preziosa opportunità”, ha aggiunto l’on. Giusy Versace.

Lavorare sul sommerso
«L'obiettivo di questa suggestiva installazione e del programma che abbiamo preparato per la Giornata contro la violenza sulle donne – spiega l’Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli - è quello di favorire l'emersione di questa angosciante realtà, troppo spesso nascosta nella suo quotidianità, se non attraverso gli episodi più eclatanti di cronaca nera. Vogliamo promuovere i servizi di aiuto disponibili, a partire dai centri antiviolenza e dalla rete di collaborazione forte e unita del Pink Network, per favorire percorsi di consapevolezza e incoraggiare denunce e richieste d'aiuto. Senza dimenticare il percorso educativo che deve coinvolgere soprattutto le giovani generazioni: chi uccide o picchia è spinto da un’idea della donna del tutto inaccettabile, quella di essere “proprietà” di qualcuno. Questa concezione è da abolire».

Alziamo la voce
«Il tema della violenza contro le donne mi sta particolarmente a cuore perché rappresenta un importante problema culturale, oltre che una violazione dei diritti umani, i cui effetti si ripercuotono, purtroppo, sul benessere dell’intera comunità, spiega il Presidente Fidapa Bpw Italy Modoetia Corona Ferrea Antonetta Carrabs. Il primo stereotipo da scardinare è di certo quello della donna subalterna. Il famoso “Codice Rosso” non basta. A scoraggiare la denuncia da parte delle donne, concorrono anche la non certezza della pena, la lunghezza dei processi e l’alto numero di archiviazioni di casi, spesso dovuti alle inadempienze dei tribunali e a un sistema giuridico e burocratico che, nel suo insieme, non tutela la donna e i suoi diritti. È necessario, quindi, promuovere iniziative plurali che contribuiscano a sensibilizzare l’opinione pubblica. La sezione FIDAPA BPW Italy Modoetia Corona Ferrea, che ho l’onore di presiedere, è stata da sempre attiva nel contrasto alla violenza di genere con campagne di sensibilizzazione, conferenze, pubblicazioni, tavole rotonde e video. La mostra “I muri del silenzio”, che abbiamo deciso di condividere e promuovere, ha un valore simbolico importante perché coinvolge persone note e meno note del mondo dello spettacolo, della politica, donne vittime di violenza e persone comuni che, con la propria immagine, lanciano un messaggio diretto: dicono basta alla violenza, all’abuso e al silenzio. Se più persone decidessero di far sentire la propria voce, forse potremmo tutti sperare in un possibile cambiamento».

Il coraggio di essere libere
Venerdì 19 novembre alle ore 20.45 al Teatro «Manzoni» andrà in scena «Il coraggio di essere libere». In programma un doppio appuntamento: Ti ho amato…Tanto da morire, un talk con una testimonial e uno psicologo e Il coraggio di essere libere, il racconto della condizione delle donne afghane e del ruolo femminile nell’Islam.
L’incontro è promosso da «Fidapa Bpw Italy - Sezione di Monza e Brianza», «Qui Donna Sicura» e ASST San Gerardo.
Ingresso libero. Info e prenotazioni: monza.fidapa@gmail.com.

Formazione online
Lunedì 22 novembre alle ore 18 è in programma il «Progetto Stand Up», un programma di formazione online su come reagire di fronte a situazioni di molestia, in collaborazione con il Corriere della Sera.
Il webinar è organizzato da L’Oréal Paris e dall’ONG Hollaback!
Info e iscrizioni: www.corriere.it/StandUp/

Al fianco delle Forze dell’Ordine
Intenso il programma di giovedì 25 novembre, «Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne».
Alle ore 11.30 allo «Sporting Club Monza» si terrà la cerimonia di riconoscimento agli operatori del sistema territoriale della sicurezza, in collaborazione con la Prefettura di Monza e Brianza.

Rosso, il colore contro la violenza
Il 25 novembre un drappo rosso sarà esposto sulla facciata del Palazzo Comunale e la sera la Reggia di Monza sarà illuminata di rosso.
Ancora di rosso saranno verniciate le dieci panchine in altrettanti quartieri della città, individuate in accordo con le Consulte di quartiere:

  • cortile interno dell’Istituto Olivetti (quartiere Centro – San Gerardo),
  • piazzale Virgilio (quartiere San Biagio - Cazzaniga),
  • Centro Civico Libertà (quartiere Libertà),
  • giardino via Poliziano/via Luca Della Robbia (quartiere Cederna – Cantalupo),
  • Scuola «Puecher» (quartiere San Carlo - San Giuseppe),
  • Centro Civico San Rocco (quartiere San Rocco),
  • giardino via Buonarroti/via Pier della Francesca (quartiere Regina Pacis - San Donato),
  • parco giochi via Guardini (quartiere Sant’Albino),
  • giardino «Angela Ronchi» via San Fruttuoso (quartiere San Fruttuoso),
  • giardino via Monte Bianco/via Monte Bisbino (quartiere Triante).

Sulle panchine sarà indicato il numero 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità.
Il numero, gratuito, è attivo 24 h su 24, e consente di contattare le operatrici specializzate a gestire le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
«Un numero, il 1522, da chiamare per prevenire drammi ancora più gravi che il più delle volte si consumano all'interno delle mura domestiche – spiega l’Assessore - Non è un passo facile. C'è la paura, una fiducia da conquistare. Ma denunciare è l’unica cosa fa fare. Per questo informazione, educazione e sostegno sono le parole chiave. E i numeri ci dicono che non possiamo stare fermi. Dobbiamo agire adesso».

Un mosaico di coperte
350 coperte, colorate, calde e raffinate in vendita per sostenere il «Cadom» e i Centri Antiviolenza della Brianza.
Fatte dalle donne per le donne. Saranno in vendita sempre giovedì 25 novembre alla COOP via Marsala dalle 10 alle 21.

Frammenti di ascolto
Sabato 27 novembre alle ore 21 in Sala «Picasso» al Teatro «Binario 7» (via Turati, 8) prenderà il via la rassegna teatrale tutta al femminile «Luci sul palcoscenico - Donne al centro della scena» che proseguirà fino al 27 marzo.
Il primo appuntamento è con «Frammenti di ascolto», una produzione Teatrando con la regia e la voce di Silvano Ilardo, accompagnata dall’arpa di Giulia Panetta.
Ingresso libero con prenotazione (info@teatrando.net - 351 8628870).
La rassegna è promossa da «Fidapa Bpw Italy - Sezione di Monza e Brianza».
Info su programma completo su www.teatrando.net.

«La lotta alla Violenza è #AffareNostro»
Dal 19 novembre al 3 dicembre
si svolgerà la campagna visual di affissioni «La lotta alla Violenza è #AffareNostro», in collaborazione con «Fidapa Bpw Italy Sezione Modoetia Corona Ferrea»: circa 40 testimonial scelti tra i volti monzesi del mondo della politica, dello sport, del sociale e del mondo delle professioni hanno scelto di “metterci la faccia”, confermando l’impegno comune nella lotta contro le violenze.

Il 25 novembre per ricordare le «farfalle»
La «Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne» è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. La data del 25 novembre è stata scelta per ricordare il giorno in cui, nel 1961, le sorelle Mirabal, Patria Mercedes, Minerva e Antonia Maria Teresa, dette «Las Mariposas», le farfalle, attiviste della Repubblica Dominicana, assassinate per la loro opposizione alla dittatura del generale Rafael Leonidas Trujillo.

 

Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:15

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