Emergenza abitativa: 167.700 mila euro per gli assegnatari di alloggi comunali

Emergenza abitativa: 167.700 mila euro per gli assegnatari di alloggi comunali

Data :

22 febbraio 2022

Municipium

Descrizione

Ammonta a 167.700 euro il contributo di solidarietà regionale che il Comune di Monza destinerà agli assegnatari dei Servizi Abitativi Pubblici (SAP) in temporanea e comprovata difficoltà economica, che si trovano nelle condizioni di non riuscire a sostenere i costi di locazione sociale (canone d'affitto applicato e/o spese di servizi a rimborso*).

"Una misura di cui c’è un grande bisogno – spiega il Sindaco Dario Allevi – ancor di piu’ in questa fase delicata tuttora in corso, dove gli effetti della pandemia si sono riversati su tante famiglie. Amministrare bene vuol dire riuscire a intercettare ogni strumento e risorsa utili per andare incontro alle persone in difficoltà. Questa misura si inserisce in un quadro di attenzione generale e diffusa che ci ha visto mettere in campo un’attenzione particolare e concreta verso i nostri concittadini piu’ deboli”.

“La nostra Amministrazione conferma il suo impegno nel sociale – dichiara l’Assessore alle Politiche Abitative Désirée Merlini – proseguiamo la nostra azione al fianco delle famiglie in difficoltà, attraverso questo strumento che prevede anche la firma di un ‘Patto di Servizio’: non solo un’erogazione economica, ma una vera e propria collaborazione diretta tra gli operatori del servizio sociale e i cittadini in difficoltà, che, insieme, si impegnano a mettere in campo tutte le risorse possibili, al fine di raggiungere un’autonomia reddituale, anche attraverso la ricerca di un’occupazione”.

Chi può presentare la domanda
Il contributo è destinato ai nuclei familiari in condizioni di indigenza che hanno ricevuto assegnazione di un alloggio SAP nel 2021.
Devono avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità non superiore a 3.000 euro e il contributo massimo è di 1.850 euro all’anno.

Ma non solo. Possono fare domanda anche le famiglie già assegnatarie di SAP, la cui condizione economica, rilevabile dall’ISEE, non consente di sostenere in tutto o in parte i costi dell’affitto.
In questo caso è necessario essere assegnatari di alloggi di proprietà del Comune di Monza con un periodo minimo di permanenza di almeno 24 mesi dalla data di stipula del contratto di locazione sociale; avere un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro e essere inseriti in fascia "A", "B" o “C” (accesso, protezione e permanenza); non abbiano a carico un provvedimento di decadenza per le motivazioni di cui all’art. 25 comma 1 del Regolamento Regionale 4/2017; nonché essere in possesso di una soglia patrimoniale corrispondente a quella prevista per l’accesso ai SAP e indicata all’art 7, commi 1 e 2, lettera C del Regolamento Regionale 4/2107. Il contributo massimo è di 2.700 euro all’anno.

Il Patto di servizio
Il beneficiario dovrà sottoscrivere il “Patto di Servizio”, in cui si impegna a corrispondere regolarmente le mensilità correnti del canone di affitto e delle spese, mantenere aggiornata la propria posizione nell’ambito dell’anagrafe utenza, attivare (se ne ricorrono le condizioni), un percorso di politica attiva del lavoro entro 3 mesi dalla data di sottoscrizione del patto.
L’eventuale concessione del contributo è subordinata alla presentazione di apposita domanda da parte degli inquilini, ad esclusione dei nuclei indigenti per i quali l’erogazione viene effettuata d’ufficio.

Come presentare la domanda
La richiesta deve essere inviata solo dagli assegnatari da più di 24 mesi, mentre i destinatari di alloggi del 2021 in condizione di indigenza saranno contattati direttamente dall’Ufficio Alloggi.

Le domande potranno essere presentate dal 21 febbraio al 31 marzo 2022, mandando la documentazione all'indirizzo mail: abitazioni.comunali@comune.monza.it.
In alternativa, si può presentare presso l’Ufficio Alloggi e Agenzia per l’Abitare di via Guarenti, 2 (al piano terra) il lunedì dalle 9.00 alle 12.00 e il giovedì dalle 9.00 alle 14.30.

* Per “servizi a rimborso” si intendono quei servizi erogati agli inquilini ma pagati al fornitore o al prestatore dall'ente pubblico, il quale in un secondo momento ne chiede il rimborso all'inquilino. 

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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:18

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