“Ma il mio mistero è chiuso in me”

Rassegna Pucciniana : conferenze, concerti, spettacoli teatrali, presentazione di libri, laboratori per bambini e tanto altro ancora

Data :

23 ottobre 2024

“Ma il mio mistero è chiuso in me”
Municipium

Descrizione

In occasione del centenario della morte del Maestro Giacomo Puccini prende luogo un progetto d’eccezione per ripercorrere musica, storia e cultura attraverso un palinsesto ricco di eventi che vede coinvolte le principali associazioni culturali monzesi per una rassegna che attraverserà la stagione autunnale ed anche oltre.


Giacomo Puccini e Monza
Tra Monza e Giacomo Puccini vi è davvero un amore corrisposto, fin da quando il giovane compositore, nell’autunno 1886, lasciata la natia Lucca, si rifugiò a Monza con la compagna Elvira, pochi mesi prima della nascita del loro unico figlio, Antonio.

L’alloggio al numero 8 di Borgo Milano, dove poi, il 22 dicembre di quello stesso anno, nacque Antonio Puccini, l’unico figlio del musicista, battezzato nella chiesa di San Biagio, fu trovato grazie al pittore monzese Emilio Borsa, che Puccini aveva conosciuto frequentando l’ambiente milanese degli ultimi «scapigliati».

Il 20 novembre, Elvira e Giacomo erano già nella nuova casa, lo testimonia una cartolina postale di Fontana, indirizzata: Al Sig. Giacomo Puccini (maestro di musica) Borgo Milano N. 8 rosso – Casa Rossi presso i signori Fossati.

Il pittore monzese Pompeo Mariani, amico del librettista Ferdinando Fontana con cui Puccini stava lavorando all’Edgar, sua seconda opera, contribuì con un prestito di 100 lire ad aiutare il giovane musicista prossimo a diventare padre, che sarebbero servite a far fronte alle spese del trasloco nella nuova abitazione.
Per racimolare un po’di soldi, Puccini intratteneva, suonando al pianoforte, gli ospiti delle ricche famiglie nelle sontuose ville in Brianza, Elvira, invece, ricamava i corredi per fanciulle di buona famiglia.
Puccini si recava spesso al Teatro Sociale (teatro costruito dall’architetto Carlo Amati nell’attuale piazza Trento e Trieste, demolito nel 1928) per strappare a qualche cantante, in pausa dalle prove, la cortesia di testare, accompagnandolo lui stesso al pianoforte, un’aria del suo “Edgar”, che verrà poi rappresentato alla Scala il 21 aprile 1889.

Al Teatro Sociale conobbe il soprano monzese Gemma Bellincioni (di cui quest’anno ricorre il 160°anniversario della nascita) che divenne sua grande amica e confidente e che interpreterà nella sua lunga carriera moltissimi personaggi delle opere pucciniane.

Quell’anno e mezzo trascorso a Monza, seppur vissuto nella povertà, mangiando pane e cipolle e non avendo abbastanza legna per la stufa, fu tra i più cari nella memoria di Puccini che da quell’esperienza trasse l’ispirazione per la “Bohème”.

Dieci anni dopo, infatti, nei giorni trionfali di “Bohéme”, ricorderà, con nostalgia quei rigidi giorni d’inverno trascorsi con Elvira a Monza (lettera ad Elvira, datata 15 gennaio 1896)

<< …ricordi quei giorni con Tonio appena nato, con Fosca piccola che tu non sapevi più cosa fare per farla smettere di piangere? Quel rigido inverno che ci faceva battere i denti? Quelle lunghe notti in cui tutt’e quattro dormivamo nel letto grande per scaldarci? Bei tempi quelli! Indimenticabili, quando pareva che tutta la vita ci sorridesse intorno e il mondo fosse tutto bello. Ho nostalgia di quei giorni così gelidi ma mai più così caldi...>>

In ricordo della permanenza di Puccini in città, nel 1987, il Sindaco, Rosella Panzeri, in una suggestiva cerimonia, alla presenza della nipote del Maestro, Simonetta Puccini, figlia di Antonio, scoprì una lapide commemorativa, collocata sulla facciata dell’edificio di Corso Milano 18.

E’ davvero bello pensare che ogni volta che La Bohème, uno tra gli spettacoli teatrali e musicali più rappresentati al mondo, viene messa in scena a Tokyo, Buenos Aires, New York, Parigi, Sidney anche un frammento di Monza riluce sul palcoscenico.
Puccini, divenuto ricco e celebre, con la sua automobile, partiva da Milano “per scampagnate nella verde Brianza ….”, dove trascorreva, in compagnia degli “amici monzesi”: Pompeo Mariani, Emilio Borsa, il conte Gaetano Porro Schiaffinati ed il soprano Gemma Bellincioni, intere giornate nei luoghi più incantevoli e caratteristici della campagna briantea.
Nelle sue lettere raccontava, spesso, di questi suoi svaghi, da cui riusciva a trovare l’energia necessaria per ritornare a “crear musica”.

In una delle sue ultime lettere esprimeva il desiderio di poter assistere al Gran Premio d’Italia del 1924 all’Autodromo di Monza.
Gli impegni per terminare “Turandot” ed il sopraggiungere della malattia impedirono il realizzarsi di questo suo desiderio
Quegli stessi amici di Monza li ebbe ancora tutti intorno in quel triste dicembre del 1924 che vide giungere a Milano la sua salma dalla clinica di Bruxelles, dove era morto il 29 novembre.
Un legame indissolubile quello tra Puccini e Monza che auspichiamo possa consolidarsi ancor di più in questo centesimo anniversario della sua scomparsa, facendo conoscere alle nuove generazioni di monzesi questo grande amore corrisposto.


La rassegna

Una rassegna composta da tantissimi appuntamenti che avrà luogo in molti spazi di diffusi in città: Teatro Binario 7, Sale civiche, Villa Reale, Duomo

Conferenze, concerti, spettacoli teatrali, presentazione di libri, laboratori per bambini e altro ancora condurranno il pubblico partecipante ad esplorare la figura di Giacomo Puccini ed il suo profondo legame con Monza.

La rassegna è organizzata dal Comitato per le Celebrazioni Pucciniane, composto da dieci associazioni culturali monzesi (Amici della Musica, Associazione Mnemosyne, La Casa della Poesia, Italia Nostra sezione di Monza, Associazione Monza Regale, Corale Monzese, Pro Monza, Parco Letterario Regina Margherita, Associazione Amici dei Musei, Premio Letterario Brianza), in collaborazione con il Comune di Monza, con il contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e di Arco spedizioni.

Si ringraziano il Consorzio di Villa Reale e Parco e il Duomo di Monza per la disponibilità della Cappella Reale e per il Duomo che ospiterà la Messa di Gloria di Puccini, evento conclusivo della rassegna.

Gli appuntamenti

Venerdì 25 ottobre ore 21 - Teatro Binario 7 Sala Chaplin, via Turati 8

Spettacolo teatrale e musicale incentrato sui carteggi di Giacomo Puccini - “Vissi d’arte, vissi d’amore” Le grandi passioni di Giacomo Puccini“Vissi d’arte, vissi d’amore…” in questa frase che da inizio alla celebre aria della Tosca, è racchiuso tutto il vigore, il disincanto d’un uomo con un grande, grandissimo amore per la vita, che fece dell’intensità del vivere il proprio modo di essere. Puccini fu uno straordinario artista, rigurgitante di creatività, conosciuto e apprezzato universalmente, le cui opere sono tra le più rappresentate nei teatri del mondo. Attraverso la sua musica, i suoi diari e le sue lettere, indirizzate soprattutto alla moglie Elvira, si vogliono raccontare i pensieri, le passioni, i sentimenti che animarono Puccini, facendo emergere la sua autentica personalità.
Drammaturgia: Ettore Radice, Regia: Loredana Riva
Compagnia Teatrale La SarabandaSoprano Elisa Maffi
Ingresso euro 12
A cura di Associazione Mnemosyne, in collaborazione con Amici della Musica

Domenica 3 novembre ore 17 Conferenza e concerto di fisarmonica con le arie delle opere pucciniane “Giacomo Puccini e i motori“

L’acquisto della De Dion Bouton 5 cavalli nel 1901 fu un avvenimento in un’Italia in cui circolavano esattamente 917 autoveicoli, 1 ogni 37.000 abitanti.
Seguirono poi Fiat, Clément, Isotta Fraschini e Lancia. Con una Lancia Trikappa organizzò un lunghissimo viaggio di 3 mila km attraverso l’Europa. Nel 1923, insieme a due ingegneri, Carlo Giannini e Pietro Remor, progettò una motocicletta che chiamò Rondine, traendo il nome dal titolo di una sua opera “ La Rondine che fu messa in produzione dalla Gilera. Gareggiando con questa moto, Pietro Taruffi trionfò nel 1924 sui circuiti di Pescara, Livorno e l’anno successivo nel Gran Premio di Tripoli.

Interviene Ettore Radice, Presidente Comitato Monzese Celebrazioni Pucciniane Fisarmonica M° Marco Valenti Sala Civica Maddalena, via Santa Maddalena 7 - Monza Ingresso libero A cura di Pro Monza, in collaborazione con Amici dell’Autodromo e del Parco

Sabato 9 novembre ore 17 Conferenza storico – urbanistica “Vita sociale, eventi storici e urbanistici nella Monza abitata da Puccini”
Un borgo che da alcuni decenni si era sviluppato in città, con le caratteristiche proprie della crescita industriale che faceva delle sue tradizioni radici di modernità; che per questo attirava in sé una popolazione contadina che si era fatta operaia, e che richiedeva nuovi modelli abitativi, nuove scuole, nuovi servizi. Anche arti nuove, per raccontare un mondo che si faceva moderno.
Interviene Elisabetta Cagnolaro storica dell’arte Sala Maddalena, via S. Maddalena 7 -Monza Ingresso libero A cura di Italia Nostra


Domenica 10 novembre ore 17 Opera multimediale per soprano, coro misto, video e voce narrante “Ri- vissero d’arte e d’amore”

Un thriller psicologico in musica per conoscere gli intimi pensieri di Giacomo Puccini, per sondare la sua mente e la nobiltà del suo animo

Soprano Carlotta Bellotto voce recitante Davide Scaccianoce testi e musiche di Elena Maiullari
Sala Picasso, Teatro Binario 7, via Turati 8 
Ingresso euro 10 A cura di Associazione Monza Regale


Venerdì 15 novembre ore 21 - “Puccini da Monza al Mondo” - Sala Chaplin Teatro Binario 7, via Turati 8

Concerto per soli, coro e pianoforte con letture sceniche
Dopo il grande debutto con Le Villi al Dal Verme di Milano, Puccini si stabilisce a Monza nel 1886-87 con Elvira Bonturi e inizia a scrivere la sua seconda opera, Edgar. Il suo genio musicale e la sua curiosità lo porteranno ad esplorare musicalmente mondi nuovi: oltre alla Parigi di Bohème (che si sostiene nessun altro autore sia stato in grado di descrivere più efficacemente) e della Rondine, alla Roma papalina di Tosca, seguiamo il suo percorso da Parigi al Nuovo Mondo con Manon Lescaut fino all’estremo Oriente di Madama Butterfly e di Turandot. Opere composte con approfondite ricerche degli stilemi musicali locali, un percorso che è la metafora del successo musicale pucciniano, che dai nostri luoghi si propagò velocemente in ogni angolo del globo terrestre.
Soprani: Elena Cavallo, Nadia Bugo Mezzosoprano: Annunziata Menna
Tenori: Diego Cavazzin, Andrea Troncato Baritono: Pier Zordan
Pianoforte: Asako Watanabe
Coro di voci bianche Il Mandarino Direttrice: Beatrice de Rosa
Voce narrante: Giusy Fortunato Letture documenti: Santino Preti
Coro: Corale Monzese Direttore: Filippo Dadone
Ingresso euro 15 platea, euro 10 galleria

A cura di Corale Monzese, in collaborazione con Amici della Musica

Sabato 16 novembre ore 16,30 Presentazione libro e concerto per voce e pianoforte “Puccini poeta”

Giacomo Puccini è stato anche un poeta prolifico, autore di oltre 200 componimenti in versi. L’integrale di questa variegata produzione poetica è raccolto per la prima volta in un volume, nel quale figurano un numero cospicuo di inediti, per lo più ricavati dall’Archivio Puccini di Torre del Lago. Per Puccini la forma poetica è stata un canale comunicativo – d’elezione o d’occasione, secondo i casi – con un’ampia cerchia di persone. Fra le quali spiccano la sorella Ramelde, l’editore Giulio Ricordi, il librettista Luigi Illica, qualche poeta di professione come Renato Fucini, amici musicisti come Francesco Paolo Tosti. I suoi testi poetici sono uno degli specchi in cui si riflettono in guizzi fulminei l’uomo e il musicista Puccini, la sua cultura, i suoi sentimenti, il tenore delle sue relazioni, la sua visione del mondo e la sua concezione della musica, la sua quotidianità, ora malinconica, ora trionfante.

Interviene Gabriella Biagi Ravenni Musicologa, Presidente Centro Studi Giacomo Puccini – Lucca Cappella Reale – Villa Reale viale Brianza 1 - Monza A cura di La Casa della Poesia, in collaborazione con Fondazione Simonetta Puccini Torre del Lago
Ingresso libero


Domenica 17 novembre ore 19,30 - Apericena musicale in tre atti “About Puccini” Aneddoti e i piatti preferiti dal Maestro
Puccini amava cucinare e si divertiva a creare particolari piatti, mettendosi all’opera soprattutto per la rumorosa schiera di amici con cui condivideva la passione per le battute di caccia e le allegre tavolate che ne seguivano. Tutto ciò rispecchiava il suo carattere attivo ed indipendente, una trasposizione perfetta dalla musica alla cucina.
Interviene Ettore Radice, Presidente Comitato Monzese Celebrazioni Puccini
Liz Cocktail Bar – via Bergamo 9 - a cura di Associazione Mnemosyne
Partecipazione euro 25 euro

Sabato 23 novembre ore 16 “I Gioielli di Turandot” Laboratorio artistico – musicale per bambini (7 - 11 anni)
Dopo la lettura semplificata della trama dell’Opera con l’ascolto della musica, i bambini saranno guidati a realizzare con fantasia i gioielli (l’ornamento da testa del primo atto, la fastosa corona e il collier del secondo) della principessa Turandot, tanto ambita dal principe di Persia Calaf, usando carta di riso, cordoncini, colori e materiale di riciclo.
Animatrice Elisabetta Sangalli
Centro Civico Cederna Cantalupo, via Cederna 19
Partecipazione gratuita


Venerdì 29 novembre
ore 11,30 Deposizione corona di alloro presso targa commemorativa permanenza Puccini in Corso Milano 18
ore 21 “ Messa di Gloria” di Giacomo Puccini per Soli, Coro e Orchestra

Puccini compose la Messa come esercizio per il diploma all'Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca, dove la eseguì per la prima volta il 12 luglio 1880. La composizione fu molto apprezzata per la bellezza della melodia, per la notevole struttura e per l'originalità. La scrittura vocale s’ispira allo stile imitativo della polifonia classica di Palestrina, modello di studio nei Conservatori italiani dell’800. Quelle libertà mondane che la sorella Iginia, monaca agostiniana, rimproverava a Giacomo si manifestano all’inizio del Gloria, con un tema tambureggiante forse un po' troppo leggero per una dossologia solenne, specie se rinforzato da squilli garibaldini. Puccini non pubblicò mai il manoscritto completo della Messa e, sebbene fosse stata ben accolta all'epoca, non fu più eseguita fino al 1952 (prima a Chicago e poi a Napoli). Tuttavia egli riusò alcuni dei temi musicali della Messa in altri lavori, come ad esempio il Kyrie nell'Edgar e l'Agnus Dei nell'opera Manon Lescaut, utilizzato nel II atto con il madrigale Sulla vetta tu del monte.
Tenore: Xinrui Liu
Baritono: Alessio Verna
Coro: Canti Corum di Milano
Direttore: Mirko Luppi Orchestra Filarmonica dei Navigli.
Direttore: Maurizio Dones Duomo di Monza, piazza Duomo
Ingresso libero A cura di tutte le associazioni del Comitato Monzese Celebrazioni Pucciniane

 

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre 2024, 11:00

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