Descrizione
Sono in arrivo importanti lavori di restauro e conservazione per il Cimitero Urbano di Monza.
La giunta ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori sui vani scala del corpo monumentale denominato “Stacchini”, situato al limite nordovest del complesso cimiteriale, a sinistra dell’ingresso principale.
Questi lavori completano quanto già realizzato nella prima fase d’intervento sulla medesima struttura, durante la quale i lavori si sono concentrati sulla parte centrale del corpo con opere di il restauro di pietre, intonaci a graffito, mosaici, e di sostituzione della copertura.
Il corpo monumentale
Parte di un progetto di valore presentato dall’architetto Ulisse Stacchini, famoso per la progettazione della stazione Centrale di Milano e lo stadio Meazza, il corpo monumentale attualmente presente nell’angolo nordest del cimitero fu l’unica parte mai realizzata – con lavori ultimati nel 1928 – di un più ampio sistema di porticati volto a sostituire il muro di cinta, le cancellate, e i piccoli edifici d’ingresso che delimitano tutt’ora il Cimitero e che, nei piani iniziali, avevano carattere provvisorio.
Ai limiti di entrambi i lati del fabbricato, a sud e ad est, sono presenti due corpi di fabbrica, denominati “testate”, che ospitano i due vani scala che consentono l’accesso al piano interrato.
L’intervento è necessario a risolvere i fenomeni di degrado generale che interessano le facciate esterne delle due testate, ma anche i mosaici presenti e le coperture in rame.
Le modalità d’intervento
I lavori – dal costo complessivo di 400.000 € - sono stati impostati in modo da ristabilire l’integrità estetica e strutturale del complesso, rispettando le caratteristiche originali e proteggendolo da futuri deterioramenti.
L’intervento si concentra in particolare sulle superfici in pietra e sui mosaici, con una fase dedicata anche al restauro del tetto.
Pietre e intonaci
Per le pietre si prevede inizialmente la rimozione dello sporco superficiale e, successivamente, si eseguirà il consolidamento delle porzioni danneggiate per ristabilire l’adesione e la coesione del materiale, utilizzando composti come le resine epossidiche.
Per le parti fratturate o frammentate, saranno impiegati perni di sostegno in acciaio inox o vetroresina. Dove necessario, si procederà con nuove stuccature e reintegrazioni utilizzando malte compatibili, colorate con pigmenti minerali per armonizzarsi con l’aspetto originale. Infine, verranno applicati prodotti protettivi per preservare le superfici restaurate dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento.
L’intervento, nel proprio complesso, avrà una durata di circa 3 mesi una volta iniziata la fase esecutiva e allestito il cantiere.
I mosaici
L’intervento sui mosaici si articolerà in diverse fasi mirate a garantirne la conservazione e il ripristino estetico, partendo dal consolidamento delle tessere instabili con resine specifiche o con bendaggi temporanei e intervenendo poi con l’applicazione di tessere policrome simili a quelle originali e malte idonee, rispettando l’aspetto estetico e le caratteristiche storiche delle opere. Alla fine, sarà applicato un prodotto protettivo per preservare le superfici musive, con un controllo accurato del risultato.
Un intervento particolare sarà invece eseguito sul mosaico della parete nord della manica lunga, gravemente danneggiato da infiltrazioni d’acqua. In questo caso, l’intero apparato decorativo sarà staccato e applicato su un pannello, permettendo la deumidificazione della muratura e il rifacimento dell’intonaco. Successivamente, il mosaico sarà riapplicato, mantenendo il pannello staccato dalla muratura per prevenire futuri danni.
Le coperture
Per quanto riguarda i tetti delle due testate che delimitano il fabbricato monumentale, l’intervento prevede il restauro delle lastre in rame ove possibile mantenerle in alternativa si prevede la sostituzione. Le eventuali nuove lastre verranno realizzate con il medesimo materiale utilizzato in precedenza per coprire il resto della struttura, così da rendere uniforme il corpo monumentale e da proteggere adeguatamente le due testate del corpo “Stacchini”.
“Questo intervento – sottolinea l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Lamperti - permetterà di rimettere a nuovo un corpo monumentale che ha quasi un secolo di storia sulle proprie spalle, restituendo pregio a un luogo di grande importanza per molti monzesi, il Cimitero Urbano, che contiene anche opere di inestimabile valore artistico e architettonico e che, anche in virtù di tale pregio, vanno tutelate”.
Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 14:08