Descrizione
Éric Puybaret nel 1999 pubblicava il suo primo albo illustrato («Au pays de l’alphabet»).
Oggi, vent’anni dopo, senza l'attuale emergenza sanitaria, l’illustratore francese sarebbe stato l’ospite d’onore della 37esima edizione della mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia «Le Immagini della Fantasia», promossa dalla Fondazione Zavřel di Sàrmede e organizzata per il ventitreesimo anno a Monza dal Sistema Bibliotecario Urbano in collaborazione con i Musei Civici.
«Le Immagini della Fantasia» diventano «virtuali»
A causa dell’emergenza Covid-19 l'edizione monzese 2020 del «Le Immagini della Fantasia», che si sarebbe dovuta svolgere dal 29 febbraio al 5 aprile ai Musei Civici, non sarà visitabile «fisicamente».
L’Amministrazione Comunale ha, però, deciso di aprire una porta «virtuale» sulla mostra.
Alcuni video realizzati dal Sistema Bibliotecario Urbano, che saranno pubblicati a partire da lunedì 30 marzo per una decina di giorni sulla pagina Facebook «Le Immagini della Fantasia a Monza», accompagneranno i visitatori alla scoperta «in pillole» di alcune opere dei principali illustratori con spiegazioni, racconti, curiosità e contributi di due «guide» d’eccezione, il curatore della mostra Gabriel Pacheco e l’ospite d’onore Éric Puybaret.
La tecnologia aiuta l’arte
«Fare innovazione in campo culturale – spiega il Sindaco Dario Allevi - significa anche utilizzare le tecnologie a disposizione. Non si tratta soltanto di sfruttare le potenzialità offerte dal digitale per migliorare l’appeal della propria offerta. L’innovazione nei musei prevede l’uso del digitale per migliorare la fruizione da parte dei visitatori e, in questo caso, poter andare “oltre” l’emergenza».
Il disegnatore della sostanza sottile della fantasia
I visitatori potranno, in questo modo, scoprire le tavole di Éric Puybaret, un autore che sa disegnare la sostanza sottile della fantasia.
Nato a Vichy nel 1976, Puybaret fa il suo esordio nel mondo dell’illustrazione dopo la Scuola nazionale di arti decorative di Parigi e nel 1999 è premiato alla «Children’s Books Fair» di Bologna. Ha pubblicato oltre 40 libri tradotti in varie lingue, da classici come «La bella addormentata» o «Alice nel Paese delle Meraviglie» a testi poetici e misteriosi ormai a loro volta diventati nuovi classici, come «Con la testa fra le nuvole» o «Chicchi di case».
I temi della mostra
«Le Immagini della Fantasia» ospitano anche le tavole originali (e i libri in cui sono state pubblicate) di alcuni autori provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla Fondazione «Zavřel», e la sezione «Panorama», 17 artisti pluripremiati a livello internazionale con il compito di riflettere sullo spazio come rappresentazione delle idee.
L’omaggio a Štěpán Zavřel
Infine un omaggio a Štěpán Zavřel, che ha il merito di aver innalzato ad arte l'illustrazione per l'infanzia e aver ideato, nel 1982, «Le Immagini della Fantasia». Da allora, confortata da un successo sempre crescente e dalla preziosa collaborazione di tanti artisti, la mostra ha proposto ogni anno ai suoi visitatori oltre 300 opere provenienti da tutto il mondo, un favoloso viaggio nell'immaginario fantastico di ogni Paese.
Alla scoperta del mondo
«Opere - spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo – che hanno il potere di raccogliere, intorno al mondo dei libri e delle immagini, generazioni diverse del nostro territorio. Un appuntamento di alta qualità culturale e artistica molto apprezzato dai cittadini che rendiamo disponibile a tutti in remoto. In attesa di tornare a vedere l’anno prossimo le opere dal vivo».
L’«alleanza» tra il sistema culturale e quello scolastico
«La mostra – spiega l’Assessore all’Istruzione Pier Franco Maffé – è, innanzitutto, il risultato di un progetto di collaborazione tra luoghi di cultura importantissimi per la nostra città quali sono le biblioteche e i Musei Civici. Tra i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione dell’edizione di quest’anno, poi, ci sono in primo luogo le scuole. Gli studenti del Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza e del Liceo Artistico statale “Amedeo Modigliani” di Giussano, ispirandosi ai temi della mostra, hanno collaborato alla grafica della comunicazione e hanno realizzato alcune installazioni che purtroppo non è stato possibile esporre. Tuttavia il loro lavoro non è stato inutile: si è, infatti, inserito in un percorso didattico importante e impegnativo. Per questo ringrazio studenti e professori».
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:13