Descrizione
«Per la prima volta il Comune e l’Aler mettono la firma su una convenzione per un maxi intervento di rigenerazione urbana da 15 milioni di euro che coinvolgerà il patrimonio edilizio in via Bramante da Urbino, nel quartiere San Donato – Regina Pacis. Un risultato che premia la nostra capacità di progettare e di prenderci cura della città».
Così il Sindaco Dario Allevi ha commentato la firma sulla convenzione tra il Comune di Monza e Aler Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio nell’ambito del «Programma nazionale della qualità dell’abitare» («PINQuA») del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e del Fondo complementare al «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» («PNRR»).
Progetto che guarda alle nuove esigenze abitative
«Promuovere grandi e coraggiosi interventi di riqualificazione urbana con il fine di migliorare la qualità della vita delle persone che vi abitano, credo che sia un dovere degli Enti Pubblici, ha dichiarato il Presidente di Aler Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio Giorgio Bonassoli. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito attivamente al progetto “PINQuA”, fortemente voluto da Aler insieme al Comune di Monza e con la preziosa partecipazione di Regione Lombardia. In particolare, il frazionamento degli alloggi di grandi dimensioni in via Bramante da Urbino ci permetterà di guardare al futuro andando incontro alle esigenze dei fabbisogni abitativi attuali. Nel territorio di Monza, inoltre, abbiamo in essere appalti per risanamento di interi fabbricati nell’ambito del Superbonus che coinvolgono più di 200 alloggi Sap per un impegno di spesa di 10 milioni di euro».
Una convenzione per combattere il disagio abitativo e favorire l’inclusione
«La convenzione con Aler - spiega l’Assessore alle Politiche Sociali Désirée Merlini – ci consentirà di ristrutturare e riqualificare una parte importante del patrimonio immobiliare pubblico. L’obiettivo è potenziare le possibilità di accoglienza e di sostegno a fronte delle difficoltà dei nuclei familiari più fragili. Queste risorse ci permetteranno di rendere le case più efficienti dal punto di vista energetico per ridurre l’inquinamento e abbattere le spese, di aggiungere servizi e potenziare le possibilità di risposta per gli abitanti. Uno degli obiettivi del progetto, infatti, è ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale attraverso iniziative in partnership con le diverse realtà che operano nel territorio».
Da quartiere a comunità
«Sono quattro gli “assi” del progetto - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio Simone Villa:
- sostenibilità energetica
- offerta abitativa
- mobilità sostenibile
- inclusione sociale.
Abbiamo pensato a un progetto che ci darà la possibilità di ripensare gli spazi urbani e la mobilità, promuovendo il protagonismo e l’assunzione di responsabilità dei cittadini. Solo così un quartiere può diventare una comunità. Dopo le difficoltà di questo anno e mezzo, abbiamo la possibilità di dare una nuova forma alla città con ancora più attenzione all’ambiente e alle relazioni tra le persone».
Il prossimo step consisterà nell’avvio del livello di progettazione a cui seguiranno bandi per l’affidamento dei lavori che si dovrebbero concludere entro il 2026.
Riqualificazione per 152 alloggi
Gli interventi di riqualificazione saranno fatti su edifici del patrimonio Aler in via Bramante da Urbino che risalgono agli inizi degli anni Ottanta.
Il piano prevede interventi di riqualificazione sulle palazzine di via Bramante 37 A (48 alloggi) e 37 B (48 alloggi) che consentiranno di migliorare la performance energetica degli edifici fino alla classe A1. Inoltre, la parte centrale della struttura di via Bramante 45, composta da 56 appartamenti, sarà sottoposta a un importante intervento di recupero edilizio, con una ridistribuzione interna degli alloggi, da 2 a 4 locali per un totale di 3.900 mq.
Gli interventi consentiranno di migliorare la performance energetica degli edifici stessi fino alla classe A+, anche grazie al collegamento con la rete di teleriscaldamento, all’installazione di caldaie a condensazione a gas, pannelli radianti a pavimento e serramenti a bassa dispersione.
Un nuovo edificio «a consumo zero»
In via Monsignor Rigamonti sarà costruito un nuovo edificio per ospitare temporaneamente 28 famiglie residenti negli appartamenti di via Bramante da Urbino che dovranno essere ristrutturati.
Questa nuova costruzione, a consumo di suolo zero perché in sostituzione di alcuni cascinali che saranno abbattuti, sarà in legno X-LAM per raggiungere la classe energetica «nZEB» («nearly Zero Energy Building») che caratterizza gli edifici con consumo di energia prossimo a zero. Nell’edificio, troveranno posto anche alcuni spazi pubblici consultori e locali di ritrovo destinati soprattutto ai giovani, in un quartiere storicamente con pochi servizi e a rischio di fenomeni di degrado sociale.
L’area sarà dotata di impianto di videosorveglianza, colonnine di ricarica per auto elettriche e stazioni di bike sharing e car sharing.
La costruzione del nuovo edificio in legno X-LAM e gli interventi di recupero edilizio saranno realizzati da ALER Varese, Como, Monza Brianza, Busto Arsizio.
Cascina Maino, il «social hub» del quartiere
Il secondo «asset» del progetto prevede il recupero della Cascina Maino (di proprietà comunale) in via Monsignor Rigamonti, tipico esempio di cascina lombarda costruita tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento che diventerà l’hub sociale del quartiere.
L’intervento consentirà di migliorare le prestazioni energetiche dell’edifico che ospiterà eventi, laboratori artigianali – dalla ciclo officina al birrificio, dallo street food alla panetteria – e percorsi di formazione.
L’Amministrazione Comunale coinvolgerà gli operatori del terzo settore, la consulta «Regina Pacis – San Donato», la rete sociale territoriale composta da associazioni, cooperative e cittadini attivi per costruire insieme i «contenuti» con cui riempire il nuovo spazio.
La mobilità è dolce
Il terzo ambito di intervento consiste nella realizzazione di una darsena lungo il Canale Villoresi e nella riqualificazione della pista ciclopedonale.
Si tratta di circa 600 metri in terra battuta che saranno pavimentati, dotati di un nuovo sistema di illuminazione con pali fotovoltaici e di un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni.
L’obiettivo del potenziamento della mobilità dolce è offrire un percorso alternativo alla viabilità del quartiere, alleggerendo il passaggio su via Bramante con evidenti vantaggi ambientali e di traffico.
A cura di
Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:15