Descrizione
Le Giornate FAI d’Autunno sono promosse dal FAI in centinaia di città italiane: il Gruppo FAI Giovani Monza e la Delegazione di Monza per questa edizione hanno individuato aperture speciali che permetteranno di scoprire sabato 16 e domenica 17 ottobre luoghi straordinari a Monza e Seregno, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, con prenotazione obbligatoria su www.giornatefai.it e posti limitati.
Prendere parte alle Giornate FAI d’Autunno 2021 vuol dire non solo godere della bellezza dei Beni aperti alle visite, ma soprattutto supportare la missione del FAI in un momento particolarmente delicato. Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con una donazione libera - del valore minimo di 3 € - e potranno anche iscriversi al FAI online oppure nei diversi Beni aperti durante le giornate previste. La donazione online consentirà inoltre di prenotare la propria visita.
Con oltre 110 volontari della Delegazione di Monza impegnati per l’accoglienza e le visite culturali, porteremo i visitatori alla scoperta di alcuni luoghi del nostro territorio, luoghi di arte, architettura, storia, preghiera e antichi saperi e proporremo anche un’apertura insolita: quella della sede monzese della Croce Rossa Italiana, impegnata con migliaia di volontari ad assistere la popolazione nel periodo Covid, segnato da lutti, paura e incertezza.
Da tempo presenti agli eventi FAI a Monza, anche in questa apertura saranno coinvolti i Volontari della CRI Comitato di Monza e di Desio per il controllo del green pass e della temperatura.
Proponiamo una visita alla sede della Croce Rossa Italiana Comitato di Monza, perché la sua storia parte da lontano e anzi l’Italia è la nazione europea in cui è nata l’idea di questo corpo, dopo la battaglia di Solferino del 1859. Grazie allo svizzero Henry Dunant, la Prima Convenzione di Ginevra (1864) pose le basi della Croce Rossa, oggi la più grande organizzazione di soccorso nel mondo. Un’inedita visita culturale nella sede storica del Comitato monzese porterà i visitatori a scoprire la storia della Croce Rossa Italiana, i suoi principi, il valore simbolico del suo emblema nonché l’organizzazione territoriale, con le attività di emergenza, prevenzione, primo soccorso alla popolazione, assistenza sanitaria, distribuzione viveri, educazione alla salute nelle scuole e continuità assistenziale, ex Guardia medica.
La narrazione verrà supportata da fotografie d’epoca e documenti d’archivio. Il percorso prevede, inoltre, l’esposizione di automezzi, anche al fine di mostrarne l’evoluzione storica.
Il Presidente Dario Funaro dichiara: “Siamo onorati dell'opportunità che il FAI ha dato alla CRI di Monza di aprire al pubblico la storica sede di via Pacinotti, questa opportunità crea l'occasione di mostrare la lunga storia della Croce Rossa e del comitato di Monza e nel contempo l'attività che svolgiamo a favore della cittadinanza. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra due organizzazioni di volontariato operanti in ambiti diversi, evidenzia da un lato il valore di una cittadinanza attiva al servizio della comunità, dall'altro uno splendido connubio tra la cultura che promuove e valorizza il patrimonio culturale storico e artistico e la cultura sociale che promuove e valorizza il senso di solidarietà e responsabilità verso se stessi e gli altri. Oltre al comitato di Monza collabora il comitato di Desio presso l’Abbazia di San Benedetto a Seregno.”
Aperture: sabato 16 e domenica 17 ottobre, ore 10-18, ultimo ingresso ore 17.30
In collaborazione con la Reggia di Monza apriremo le porte del Teatrino di Corte della Villa Reale - recentemente restaurato su affidamento del Segretario regionale del Mibact per la Lombardia - progettato nel 1806 dall’architetto luganese Luigi Canonica, allievo prediletto di Piermarini. Ricavato dagli spazi delle cucine e dei forni della Villa Reale, per la sua realizzazione vennero ingaggiati gli scenografi del Teatro alla Scala, mentre Andrea Appiani eseguì il fondale di scena, una tela a soggetto mitologico. Anche per la presenza, sia pure non continuativa, di un teatro di maggiori dimensioni in città, il Teatrino ebbe sempre una dimensione più privata, prevalentemente legata alla vita di corte. Scarse le notizie sugli spettacoli portati in scena, certo il suo progressivo abbandono nel corso dell’Ottocento.
Sarà possibile ammirare gli esiti del recentissimo restauro conservativo delle superfici decorate interne: gli affreschi con motivi floreali, strumenti musicali e maschere dai colori vivacissimi del soffitto della platea, quelli, con maschere e putti dei pilastri che delimitano il boccascena. E ancora si potrà ammirare il palchetto reale, le macchine sceniche del 1807 restaurate e il pavimento originario del loggione in cotto lombardo.
“Aggiungiamo un altro prezioso tassello alla riapertura del compendio della Villa Reale – spiega il Sindaco Dario Allevi, Presidente del Consorzio Reggia di Monza – Un luogo ricco di fascino che presto tornerà a vivere, contribuendo a rendere sempre più attrattiva la nostra Villa grazie a una stagione ricca di appuntamenti e di cultura”.
Sempre a Monza apriremo alle visite il complesso del Monastero e della Chiesa di Santa Maddalena e Santa Teresa nel centro della città, adiacente ai resti del castello Visconteo e al fiume Lambro, sito dove nel XIII secolo si trovava una casa di Umiliate. Le forme attuali della chiesa, però, si devono alla ricostruzione voluta dal cardinale Borromeo nel 1600. Le ricche decorazioni interne sono invece posteriori. Il Monastero è di clausura, quindi la visita riguarderà solo la chiesa ed avrà un taglio prevalentemente storico-artistico. Parleremo anche dell’Ordine delle Suore Sacramentine che vivono nel Monastero, dedite all’Adorazione perpetua Eucaristica, ma anche ad altri lavori, quali ad esempio il restauro di libri e immagini, la confezione e il ricamo di paramenti religiosi.
La clausura non è chiusura; il Monastero è attento al presente, è aperto al mondo e alla comunità monzese alla quale le monache dedicano uno sportello di accoglienza e ascolto per colloqui riservati, gratuiti sia on line che in presenza.
“Noi, Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, - sostiene la direttrice Madre Benedetta Bucchi – “siamo molto liete di mettere a disposizione la nostra Chiesa, con il patrimonio storico e artistico che racchiude, in questa collaborazione con il FAI. Ci auguriamo che sia una occasione feconda per riscoprire questo gioiello che da oltre 170 anni impreziosisce la Città di Monza, richiamandone la dimensione spirituale. Possa la nostra presenza contribuire allo sviluppo integrale di ognuno, conformemente alla più antica e genuina tradizione monastica.”
Aperture: sabato 16 e domenica 17 ottobre ore 10-18, ultimo ingresso ore 17.30
A Seregno i monaci benedettini aprono le porte dell’Abbazia e del Monastero di San Benedetto ai volontari del FAI e ai visitatori in collaborazione con l’Associazione Seregn de la Memoria. L’Abbazia olivetana di Seregno è un importante centro spirituale e culturale per tutta la Brianza. Al suo interno la comunità dei monaci, una dozzina circa, vive rispettando l’antica regola “Ora, labora et lege” dettata da San Benedetto. “L’ozio è nemico dell’anima e perciò i fratelli in determinate ore devono essere occupati in lavori manuali” dice la regola di Benedetto.
I volontari FAI Monza racconteranno il lavoro sia manuale che intellettuale della vita benedettina e la gestione della biblioteca contenente migliaia di volumi alcuni dei quali rari e molto preziosi.
Racconteranno dal punto di vista artistico e architettonico l’Abbazia costruita nel 1894, le vetrate intensamente policrome realizzate negli anni 90 del XX secolo su bozzetto del monaco olivetano dom Ambrogio Fumagalli, mostreranno la cripta sorretta da dieci colonne, solenne e austera nelle volte decorate, imponente nel coro dei monaci. Padre Abate Michelangelo Tiribilli chiosa: “La Congregazione benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto Maggiore è ben lieta di accogliere per la seconda volta in pochi anni il FAI, a testimonianza dell'importanza dell'Abbazia San Benedetto di Seregno quale centro non solo di spiritualità monastica ma di cultura in Brianza. Oltre 125 anni fa, il 23 ottobre 1895, la chiesa abbaziale fu consacrata dal beato cardinale Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano. Le Giornate Fai di Autunno 2021 ci permettono di ricordare anche questo anniversario che, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, non abbiamo potuto festeggiare lo scorso anno."
Aperture: sabato 16 ore 10-17.30, ultimo ingresso 16.30 e domenica 17 ottobre ore 12-15.30, ultimo ingresso ore 14.30
Le Giornate FAI di Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97) nel corso delle quali si chiede a coloro che lo desiderano di sostenere il FAI con un contributo minimo.
Organizzazione
Le prenotazioni sono aperte fino a esaurimento posti per ogni turno di visita. Nel caso le prenotazioni online per un determinato turno di visita non andassero esaurite, sarà possibile accogliere i visitatori che si presenteranno senza prenotazione, fino a esaurimento della capienza prevista per quel turno di visita.
Certificazione Green Pass
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021 (convertito dalla L. 16 settembre 2021, n. 126), l'accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass). Per partecipare alle Giornate FAI d’Autunno è sufficiente anche l’effettuazione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo.
Per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica il Green Pass non è obbligatorio.
Misure di sicurezza
Durante le visite sarà necessario rispettare tutte le norme di sicurezza illustrate dai cartelli informativi posti all’inizio del percorso, a partire dal distanziamento sociale per evitare di creare assembramenti.
È inoltre obbligatorio, oltre al possesso del Green Pass, indossare la mascherina durante tutta la visita, mantenere la distanza di minimo 1 metro, disinfettare le mani con gli appositi gel posti all’ingresso del percorso, rinunciare alla visita qualora, nei 14 giorni antecedenti ovvero il giorno stesso, si sia rilevata una temperatura corporea superiore ai 37,5°, si sia presentato qualsiasi sintomo influenzale, si abbia avuto contatti con persone risultate positive al virus.
Informazioni
monza@delegazionefai.fondoambiente.it - 348 591 7634
www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 46761539
A cura di
Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:15