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«È la terza aggressione subita dagli agenti in poche settimane. Non lo possiamo tollerare. Per questo è urgente dotare le forze dell’ordine del teaser». Così Federico Arena commenta l’arresto da parte della Polizia Locale di un uomo marocchino che ieri in via Italia ha provocato una violenta lite con un giovane ivoriano.
L’aggressione. Ieri mattina, intorno a mezzogiorno, nel corso di un servizio di sicurezza urbana due agenti della Polizia Locale, coordinati da un ufficiale, hanno effettuato un sopralluogo in via Italia all’altezza della fontana. L’obiettivo dell’operazione era prevenire e reprimere condotte contrarie al nuovo Regolamento di Polizia Urbana, in particolare alla consumazione di alcolici in strada, vietato dall’art. 7. Gli agenti si sono avvicinati a una ragazza italiana e un ivoriano che stavano bevendo birra da bottiglie di vetro. Durante le fasi della redazione dei verbali di contestazione, effettuata presso il furgone del presidio fisso di via Italia, è scoppiata una violenta lite tra l’ivoriano in attesa della sanzione e un nordafricano. I due extracomunitari, tra lo spavento e la preoccupazione dei passanti, hanno iniziato a spintonarsi e minacciarsi brandendo bottiglie di vetro che impugnavano per il collo. Gli agenti sono subito intervenuti per sedare la lite, supportati anche da una pattuglia della Questura di Monza e dal «Nost» («Nucleo Operativo Sicurezza Tattica») intervenuti sul posto. Il nordafricano, dopo aver rotto una bottiglia, ha minacciato gli operatori, puntandogli i cocci alla gola.
Gli arresti. I due stranieri sono stati ammanettati e condotti presso il Comando di via Marsala dove il nordafricano, un uomo di origini marocchine di 28 anni, in Italia senza fissa dimora, è stato tratto in arresto, in attesa del processo per direttissima che stamattina ha stabilito la custodia cautelare in carcere fino all’udienza fissata a settembre. L’uomo marocchino, a cui è stato trovato addosso uno strumento acuminato, aveva diversi precedenti per reati quali spaccio di stupefacenti, possesso di armi e strumenti atti ad offendere, delitti contro la persona e il patrimonio e, in due occasioni, contro la pubblica amministrazione. L’altra persona, un ivoriano di 23 anni, al termine dell’attività di fotosegnalamento, è stato denunciato a piede libero per resistenza aggravata.
L’integrazione passa dal rispetto delle leggi. «Già denunciato nel 2013 per clandestinità il marocchino si trovava sul territorio, ha commentato l’Assessore. Mi domando come possano le amministrazioni locali combattere da sole questo degrado che crea insicurezza nei cittadini con queste leggi? Noi, nonostante queste condizioni, continuiamo a lavorare per garantire la sicurezza dei monzesi e, per questo, ringrazio gli agenti di Polizia Locale che, in collaborazione con la Questura, sono intervenuti per evitare che una situazione già pericolosa degenerasse ulteriormente. È importante che la magistratura agisca in piena sinergia con le forze dell’ordine per dare una risposta efficace a un fenomeno preoccupante. I cittadini di Monza non possono essere spettatori inermi di episodi di violenza come quello di ieri, messi in scena da cittadini stranieri, conseguenza di un’immigrazione fuori controllo. Si tratta di reati che vanno fermati subito perché a colpi di bottigliate è difficile parlare di integrazione che, invece, passa dal rispetto delle leggi e delle regole di convivenza civile».
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2024, 15:16