Aree dismesse in città: verso la riduzione delle premialità volumetriche al 10%

Aree dismesse in città: verso la riduzione delle premialità volumetriche al 10%

Data :

22 giugno 2023

Municipium

Descrizione

Con riferimento alla discussione in corso in questi giorni in Consiglio Comunale in materia urbanistica, la Giunta conferma la proposta di applicare la quota minima delle premialità previste da Regione Lombardia riferite al recupero del patrimonio edilizio dismesso della città di Monza.

Cosa prevede la norma. La Legge Regionale 12/2005 prevede un aumento delle volumetrie edificabili nelle aree dismesse che presentano criticità per la collettività (sicurezza statica o idraulica, inquinamento, degrado ambientale ecc.), ai sensi dell’art. 40 bis. 

L’obiettivo della Legge è favorire il recupero di tali immobili, applicando premialità volumetriche destinate ai proprietari, che l’attuale Amministrazione intende ridurre al 10% rispetto al 20% applicato finora.

L’elenco degli immobili. Per stilare l’elenco degli immobili che presentano le caratteristiche di cui sopra, già nell’anno 2020 il Comune aveva bandito un avviso pubblico: a seguito delle verifiche tecniche svolte risultavano 43 le aree che rispondevano ai parametri previsti; il relativo elenco era stato reso noto pubblicandolo online sul sito web del Comune.

Le aree di esclusione e l’elenco aggiornato. Il provvedimento varato dalla Giunta qualche settimana fa ha individuato anche alcune aree di esclusione che - per il loro pregio intrinseco - richiedono maggiore sensibilità: si tratta delle aree verdi e agricole, di quelle tutelate o sottoposte al vincolo, del centro storico e di altri ambiti particolarmente sensibili alla pressione antropica crescente, per i quali le premialità volumetriche non vengono applicate. Ciò significa che, rispetto alle 43 aree precedentemente individuate, le nuove percentuali che il Consiglio delibererà saranno applicate alle 23 aree censite non ancora interessate da progetti specifici di recupero.

“Ogni atto assunto dall’Ente è stato reso pubblico nelle modalità previste dalla Legge garantendo il diritto all’informazione e alla trasparenza amministrativa. La legge non prevede ulteriori comunicazioni formali agli interessati”, spiega l’Amministrazione Comunale con riferimento ad alcuni dubbi espressi dai gruppi di minoranza sulla correttezza della procedura adottata.

“Non temiamo che gli operatori possano essere scoraggiati nell’investire su queste aree particolarmente problematiche della nostra città: oltre il 30% dei siti individuati dalla precedente Amministrazione per l’applicazione del 40bis sono già in corso di rigenerazione senza avere fruito di alcuna premialità aggiuntiva rispetto a quanto già previsto dal PGT o da altre norme”. “L’obiettivo per il recupero delle aree dismesse è l’equilibrio, per non far piombare nuovi volumi inutili sulla città con la motivazione di incentivare la rigenerazione urbana: il valore di questi interventi sarà nella loro qualità pubblica”.

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