Descrizione
E’ sempre più diffuso il fenomeno delle truffe telefoniche: la Polizia di Stato ricorda che la truffa, messa in atto da sconosciuti, viene realizzata chiamando da un numero anonimo e presentandosi come appartenenti alle Forze di Polizia, direttori delle Poste o impiegati di banche e, inventando problemi come finti arresti, finti incidenti stradali, necessità di operazioni mediche costose.
In generale, prospettando situazioni di pericolo familiari o amici, viene richiesto il versamento di denaro tramite bonifico, oppure la consegna di monili d’oro o oggetti di valore in un posto concordato.
Questi gruppi criminali spesso utilizzano sofisticate tecniche di ingegneria informatica per generare in modo fraudolento chiamate provenienti apparentemente da servizi di emergenza, Questure o Comandi dei Carabinieri, Guardia di Finanza o Polizia Locale, o anche da istituti bancari o postali.
Con la telefonata, il truffatore richiede il trasferimento tramite bonifico del denaro presente sul proprio conto su altri conti, definiti sicuri, di cui vengono fornite le coordinate bancarie. Quindi la vittima, fidandosi, effettua il bonifico e solo successivamente, anche su consiglio del truffatore, si reca a sporgere denuncia, quando ormai l’operazione bancaria compiuta è irrevocabile.
Al riguardo la Polizia di Stato ricorda ai cittadini che le forze dell’ordine, le banche o gli altri uffici pubblici non chiedono MAI denaro per nessun motivo e non chiedono neppure la comunicazione delle password personali per accedere ai conti.
Una caratteristica fondamentale delle modalità di azione è che i malviventi tengono occupate tutte le linee telefoniche per non consentire di chiamare i propri familiari o amici o le Forze dell’Ordine.
In ogni caso è bene non aprire mai la porta di casa a persone sconosciute venute a ritirare il denaro per aiutare il proprio familiare in presunto pericolo.
Fondamentale per la propria tutela è quindi riattaccare immediatamente ogni chiamata in corso o ricevuta e contattare il Numero Unico di Emergenza 1 1 2 – uno uno due, cui risponderà un operatore reale e qualificato, certamente appartenente alle Forze dell’Ordine.
Contenuti correlati
- Allerta meteo arancione
- Emergenza caldo
- Consiglio Comunale
- Polo Catastale si trasferisce in via Arosio
- ICity Club 2025: Questionario dei servizi digitali e Comitato Scientifico delle Città
- Corsi nei Centri Civici: domande on line dal 9 al 30 giugno
- Avvisi di pagamento Tassa sui rifiuti anno 2025
- Carta d'identità cartacea: valida fino al 3 agosto 2026
- Referendum: 8 e 9 giugno 2025
Ultimo aggiornamento: 30 giugno 2025, 15:57