Recupero e restauro conservativo del palazzo comunale

Dal 21 giugno partiti i lavori sul porticato di Piazza Carducci

Data :

22 giugno 2024

Recupero e restauro conservativo del palazzo comunale
Municipium

Descrizione

Con la fine delle opere di restauro, risanamento conservativo e messa in sicurezza delle facciate del palazzo comunale, terminate nel mese di maggio, i lavori si spostano sotto il porticato di collegamento tra Largo IV Novembre e Largo XXV Aprile, sul lato di Piazza Carducci. Hanno presentato il progetto questa mattina il Sindaco Paolo Pilotto, l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Lamperti e i tecnici di Estia s.r.l. insieme al progettista e direttore lavori Arch. Giorgio Ripa e all’equipe di restauratori coinvolti. Tutti gli interventi sono svolti in accordo con la Soprintendenza, considerando il valore storico e architettonico del palazzo municipale.

L’intervento sull’androne del palazzo. I lavori al portico che iniziano oggi sono finalizzati a recuperare e riportare all’originario colore l’androne sul fronte nord del Palazzo. Verranno realizzati – campata per campata – rimuovendo le impurità esistenti sui soffitti tramite raschiature localizzate, applicando un primer e riempiendo i dislivelli oggetto di raschiatura.

L’obiettivo è arrivare anche a ripristinare le finiture originali dei plafoni che compongono il soffitto, che nel corso dei decenni sono stati più volte ritinteggiati, riportandoli alla coloritura originaria color terra di Siena, coperta con lavorazioni successive da tinture grigie. Nell’ambito dell’intervento verranno anche ripulite e riportate alle corrette cromie le pareti in marmo, ora alterate da depositi superficiali, rivestimenti protettivi opacizzati e graffiti. L’intervento verrà svolto nel minor tempo possibile, considerata la necessità di ridurre al minimo le tempistiche di occupazione del portico dal quale si accede agli uffici pubblici comunali, aperti al pubblico. I lavori – che termineranno entro la fine di agosto - saranno svolti dalla società specializzata Estia Srl, per un costo totale di 64.400 euro coperto, analogamente a quanto già avvenuto per l’intervento sulle facciate, da un operatore privato in attuazione di una convenzione sottoscritta con il Comune.

Completata la messa in sicurezza e il restauro delle facciate. I fronti dell’edificio comunale, ultimati nel 1935, sono realizzati in ceppo, una roccia arenacea che, con il passare del tempo, subisce spesso fenomeni di erosione superficiale. Già due anni orsono si era registrato il primo distacco di granuli, che aveva comportato il transennamento prudenziale dell’intero edificio, sui quattro lati. Gli interventi di consolidamento necessari sono stati realizzati negli scorsi mesi: i restauratori hanno operato mediante l’utilizzo di una piattaforma aerea per controllare e mettere in sicurezza tutto il rivestimento in pietra di ceppo presente sulle facciate al fine di garantire la sicurezza nelle aree perimetrali del palazzo. L’intervento è iniziato nell’ottobre 2023 e terminato a maggio 2024, quando sono state finalmente rimosse le ultime transenne. I lavori, sempre eseguiti dai restauratori di Estia Srl, hanno comportato una spesa di 232mila euro.

“Questi lavori – afferma il Sindaco Paolo Pilotto - uniti agli interventi conservativi sulle facciate fanno parte di una più ampia rete di sforzi volti a curare i luoghi simbolo della città – dal monumento ai caduti di Trento e Trieste a Piazza Carducci – così che gli spazi che ogni giorno accolgono il passaggio di migliaia di cittadini siano puliti, ben tenuti e conservino sempre il valore che meritano”.

“L’intervento – osserva l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Lamperti – riporterà all’originale pregio e qualità il Palazzo Comunale, con i lavori che verranno ultimati nel minor tempo possibile data la necessità di ridurre al minimo le tempistiche di occupazione del portico, dove trovano sede gli uffici comunali aperti al pubblico”.

Un po' di storia: scheda

Il progetto del nuovo palazzo comunale fu affidato all'architetto Augusto Brusconi, professore di architettura presso il Politecnico di Milano e Soprintendente ai monumenti per le province lombarde. La prima fase di costruzione iniziò nel 1926 ma s'interruppe nel 1929, lasciando la parte posteriore incompleta. La costruzione si sviluppava sul lato Nord della piazza collocandosi sull'antica sede di Palazzo Durini, a ridosso di un isolato di edifici fatiscenti che occupavano l'area dove attualmente si trova piazza Carducci. Il palazzo progettato dal Brusconi aveva una pianta quadrangolare che si articolava al suo interno intorno a due cortili rettangolari e simmetrici. Le facciate progettate dall'architetto dovevano donare al complesso l'imponenza necessaria affinché l'edificio ricordasse nella tipologia i palazzi-castello tardo rinascimentali. I quattro fronti furono eseguiti seguendo le indicazioni del Brusconi ed adoperando come materiali il serizzo ghiandone per l'alto basamento bugnato che occupava i primi due piani, il ceppo per le cornici delle finestre ed i mattoni paramano a vista per tutto il resto della superficie. La prima fase costruttiva del nuovo Palazzo Civico cominciò nel 1926 ma si interruppe nel 1929 lasciando incompleto l'edificio della facciata posteriore. Durante gli anni successivi, nel 1932, si avviò una campagna di demolizioni che coinvolse gli edifici che occupavano il retro del palazzo. Nel 1935 si diede inizio ai lavori di completamento della struttura. Questa seconda fase della costruzione, a causa dell'avvenuta morte del Brusconi, fu affidata ad uno dei suoi collaboratori: l'ingegnere Giovanni Sacchi, il quale rispettò, in linea di massima, il progetto del suo predecessore, aggiungendo un porticato alla facciata settentrionale di piazza Carducci, non previsto nel progetto originale, da cui si poteva accedere sia agli uffici comunali che a vari servizi commerciali.

L'edificio, a pianta regolare con due cortili interni, si presenta come un unico blocco caratterizzato da una tipologia eclettica richiamante i palazzi tardo rinascimentali. Dimensionalmente presenta due lati lunghi 63,50 mt (fronti sud e nord rispettivamente verso Piazza Trento e Trieste e verso Piazza Carducci) e due lati corti pari a mt 51,50 per un’altezza in gronda pari a 21,5 mt.

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