Giornate FAI di Primavera: sabato 22 e domenica 23 marzo 2025

Sei luoghi emozionanti tra storia, letteratura, arte, spiritualità e design a Monza e in Brianza

Data :

18 marzo 2025

Giornate FAI di Primavera: sabato 22 e domenica 23 marzo 2025
Municipium

Descrizione

L’Archivio Storico del Comune di Monza, la Chiesa di San Maurizio a Monza, la Villa Mirabello e la Villa Mirabellino nel Parco di Monza, il Santuario di San Pietro Martire a Seveso, il Teatro Antonio Belloni di Barlassina e il Molteni Museum a Giussano. 
Sono questi i sei luoghi e beni culturali proposti al pubblico dalla Delegazione e dal Gruppo Giovani FAI di Monza per la 33a edizione delle Giornate FAI di Primavera sabato 22 e domenica 23 marzo.

Le Giornate di Primavera sono il grande evento nazionale dedicato alla scoperta del patrimonio italiano, con particolare attenzione ai “tesori nascosti” da recuperare e valorizzare. L’apertura di beni culturali e naturalistici si caratterizza sempre più come uno strumento di sensibilizzazione sui temi dell’educazione, della passione civica e della sostenibilità. La manifestazione, inoltre, è un importante momento di raccolta fondi per sostenere la missione e le attività del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano.
A Monza, Seveso, Barlassina e Giussano saranno 130 i volontari impegnati nell’accoglienza del pubblico e come narratori delle visite culturali.
Alla Chiesa di San Maurizio i volontari FAI saranno affiancati da oltre 30 studenti, in qualità di Apprendisti Ciceroni, dell’Istituto Martin Luther King di Muggiò e dell’Istituto Martino Bassi di Seregno.

L’Archivio Storico del Comune di Monza: dalla Corona ferrea alle guerre mondiali: le memorie del passato e le tracce per il futuro
L'Archivio Storico Civico di Monza, situato nel quartiere San Gerardo (Grazie Vecchie) vicino a Via Bergamo, rappresenta una miniera di informazioni sulla storia della città, conservando documenti che spaziano dal XII secolo al 1977. Questi documenti coprono vari aspetti della vita cittadina, dall'assistenza all'arte, dall'urbanistica alla gestione del Parco e della Villa Reale, dal mondo della scuola alla politica. Tra i testi più preziosi figurano manoscritti sulla Corona ferrea, la Bolla papale del 1520 sull'istituzione della scuola e dell'ospedale di Santa Marta, lettere autografe di Virginia De Leyva del 1596, la notifica del 1816 che elevò Monza a città regia e norme di protezione antiaerea del 1939.
I documenti, precedentemente conservati in 4 sedi diverse, sono stati riuniti nel 2019 nella palazzina ristrutturata, dove sono custoditi in circa 6.500 faldoni. Un lungo e complesso processo di riordino degli atti, durato decine di anni e terminato nel 2005.
In occasione delle Giornate FAI di primavera, i visitatori avranno l'opportunità di scoprire le radici storiche della città. Sarà posta particolare attenzione alle Biennali delle arti decorative di Monza, organizzate dal Consorzio autonomo Milano-Monza-Umanitaria tra il 1923 e il 1930. Inoltre, sarà possibile visitare la mostra «Monza, la Grande Guerra e gli Americani», con una selezione di 15 fotografie sull'attività delle truppe americane e della Croce Rossa americana in Italia durante la Prima guerra mondiale.
Le visite all’Archivio storico del Comune di Monza saranno curate dagli archivisti della Cooperativa CAeB.

La Chiesa di San Maurizio a Monza: viaggio tra storia e letteratura nei luoghi di Marianna De Leyva, la monaca evocata nei “Promessi Sposi”
La chiesa di San Maurizio si trova nel centro storico di Monza, in Piazza Santa Margherita, vicino al fiume Lambro e al Ponte dei Leoni.
Il monumento deve la sua importanza anche al fatto che, tra il 1591 e il 1607, nel monastero annesso visse Marianna De Leyva, la suor Virginia Maria la cui vicenda è narrata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi.
La storia di questo complesso risale alla fine del XII secolo, quando in questa zona esisteva un oratorio inserito in una casa dell’Ordine degli Umiliati. Nel 1310 una chiesa sostituì l’oratorio, e successivamente la casa divenne un convento femminile. Dopo la soppressione delle congregazioni religiose alla fine del 1700, il Duomo di Monza acquistò la chiesa nel 1881. Del monastero, demolito nel 1956, rimane un portichetto con la buca per la ruota degli esposti. La facciata della chiesa, in stile barocchetto lombardo, è il risultato della ricostruzione settecentesca, probabilmente su progetto di Antonio Quadrio.
All'interno, originariamente diviso da un tramezzo a causa della sua connessione con un monastero femminile di clausura, presenta oggi un’aula unica suddivisa in sei campate.
Durante le Giornate FAI, saranno illustrati sia il valore artistico-storico del bene, sia le risonanze letterarie che ancora oggi evoca. La narrazione dei volontari FAI e dei Ciceroni sarà arricchita dalla lettura di brani dei Promessi Sposi. In qualità di Apprendisti Ciceroni, saranno presenti anche gli studenti dell’Istituto Martino Bassi di Seregno e dell’Istituto Martin Luther King di Muggiò che condivideranno con i visitatori un’importante esperienza di cittadinanza attiva.
Un Comitato e la Delegazione FAI di Monza sono impegnati nella raccolta delle firme per segnalare la Chiesa di San Maurizio quale “luogo del Cuore FAI” e promuovere il restauro degli affreschi e dell’organo.

Il Mirabello e e il Mirabellino: due ville di delizia nel Parco di Monza: un itinerario tra le due dimore, tra architettura e paesaggio
In collaborazione con la Reggia di Monza raccontiamo le due ville denominate Mirabello e Mirabellino all’interno del Parco di Monza, collegate da un lungo viale di carpini. 
Magnifici esempi di ville di delizia, sono state entrambe edificate su impulso di esponenti della famiglia Durini, feudatari della Città di Monza dalla metà del Seicento.
Passate più volte di mano, le ville furono progressivamente abbandonate dopo l’assassinio di re Umberto.
Il blocco più antico di Villa Mirabello ha una struttura a U in stile barocco con elementi barocchetti e neoclassici. All'interno, il salone centrale presenta la "galleria degli uomini illustri". Il Mirabellino, in stile barocchetto, è situato su una collina con una stretta correlazione visiva con Villa Mirabello.
Durante le Giornate FAI, la visita comprenderà entrambi i luoghi, con un percorso che aiuterà a inquadrare le ville nel loro contesto storico e paesaggistico. Dopo aver ammirato il salone d'onore e le stanze circostanti di Villa Mirabello, l’itinerario proseguirà verso Villa Mirabellino attraverso il viale dei carpini, evidenziando la corrispondenza prospettica tra le due ville e gli aspetti storico-ambientali del parco.
L'attenzione suscitata nel 2022 dal 10° posto del Mirabellino nella classifica nazionale dei “Luoghi del Cuore del FAI” ha creato condizioni favorevoli al recupero del Belvedere dei Liriodendri che tornerà ad essere fruibile una volta terminati i lavori (ora in fase di realizzazione), anche grazie al sostegno del FAI.

Il Santuario di San Pietro Martire a Seveso: un luogo unico dove la tradizione spirituale incontra l’arte
Testimonianza della profonda spiritualità che caratterizza la Brianza, il complesso di San Pietro Martire a Seveso si trova lungo l’antica strada Milano-Como, in un’area abitata fin dall’epoca gallo-romana. Il nome del Santo deriva da Pietro Rosini, frate domenicano nato nel 1025 e ucciso nel 1252 in questa zona, poi canonizzato. Dopo la sua morte, gli Umiliati gli dedicarono una chiesa e un ospedale. Nel 1373 il complesso passò ai Domenicani, che ne curarono l’ampliamento fino al 1685, affidandone il progetto a Gerolamo Quadrio, con attribuzioni recenti anche a Francesco Borromini. Nel 1798 il convento fu soppresso e nel 1818 la Curia di Milano lo trasformò in seminario, funzione che ha mantenuto fino al 2013.
L’architettura della chiesa riflette lo stile “barocchetto”, con una facciata suddivisa in due bande orizzontali e tre campate verticali, di cui una occupata da una torre campanaria incompiuta. L’interno presenta un’unica navata con due cappelle laterali affrescate dal Busca e opere di Dionigi Bussola, Giovanni Battista Costa e Agostino Santagostino. La cripta custodisce un altare con la teca della roncola utilizzata per il martirio del Santo. Il complesso comprende anche l’ex seminario, oggi Centro Pastorale Ambrosiano, con una cappella contemporanea realizzata dallo scultore Guido Lodigiani il cui progetto iconografico si ispira alla lettura del Vangelo di Giovanni.
Durante le Giornate FAI di Primavera 2025, ai visitatori sarà proposta una narrazione sulla figura di Pietro Rosini e sul contesto storico-religioso. L’itinerario comprenderà la visita alla chiesa con il suo apparato decorativo, il coro e la cripta, seguita dall’esplorazione dell’ex seminario, con un approfondimento sulla storia dei seminari milanesi.

Il Teatro Antonio Belloni di Barlassina: il più piccolo teatro d’opera del mondo: dove l'arte del legno prende vita
Esempio unico di mecenatismo culturale, il Teatro Antonio Belloni si trova a Barlassina. Noto come il più piccolo teatro d’opera del mondo con soli 98 posti, nasce dalla passione di Marco Belloni, erede di una famiglia di ebanisti attivi dal 1875, il quale nel 1998, con il trasferimento della fabbrica di famiglia, decise di trasformare l’edificio storico in un teatro lirico, dedicandolo al padre Antonio. I lavori, durati dieci anni, furono realizzati principalmente dalle stesse maestranze del mobilificio su progetto dello stesso Belloni.
Il teatro ha una pianta rettangolare con platea e doppia fila di palchi, arredati con mobili di pregio e tessuti di alta qualità. L’acustica è eccellente grazie all’equilibrio tra platea, palcoscenico e buca dell’orchestra, oltre agli stucchi sulle pareti. Elementi decorativi unici includono il simbolo dell’asino, richiamo alla storia locale, e colonne ornate da spighe. La volta, dipinta come un cielo, si illumina a fine spettacolo con 1756 lampadine, in omaggio all’anno di nascita di Mozart. La struttura comprende anche camerini, una sala ricevimenti e locali dedicati alla formazione musicale.
Durante le Giornate FAI di Primavera 2025, i visitatori potranno scoprire l’intera struttura del teatro, solitamente non accessibile al pubblico. Oltre alla platea, sarà possibile visitare il palco, il retropalco, la buca dell’orchestra, i camerini e gli spazi dedicati alla scuola di canto, danza e recitazione.

Il Molteni Museum a Giussano: in anteprima i nuovi allestimenti tra design, comunicazione pubblicitaria e fotografia
Il Molteni Museum si trova a Giussano, all’interno della sede di Molteni&C.
L’edificio che lo ospita, il Glass Cube, nato nei primi anni 2000 come studio fotografico, è stato trasformato nel 2021 dall’architetto Ron Gilad nella sede del museo fondato nel 2015 per celebrare gli 80 anni dell’azienda. Nel marzo 2025 il museo si rinnova con "Museum 2D", un percorso dedicato alla storia della grafica e della comunicazione del Gruppo. Anche lo spazio QallaM, progettato nel 2006 da Patricia Urquiola e premiato con la Menzione d’onore del Compasso d’Oro, viene trasformato in “Molteni Theatre”, un hub multimediale polifunzionale.
Durante le Giornate FAI di Primavera 2025, i visitatori potranno scoprire il nuovo allestimento del museo e del Molteni Theatre da pochissimo inaugurato. Il Glass Cube esplorerà l’evoluzione della comunicazione pubblicitaria, con focus sulle collaborazioni con scenografi, grafici e art director, oltre a una selezione di fotografie di autori come Gabriele Basilico, Luigi Ghirri e Studio Azzurro. La visita proseguirà nel Molteni Theatre, che, oltre alla sua funzione multimediale, esporrà pezzi iconici della produzione dell’azienda, offrendo un viaggio nella storia del design e dell’innovazione industriale.

«Questi percorsi emozionanti - dichiara Elena Colombo, capo Delegazione FAI Monza – rappresentano un’occasione eccezionale per scoprire e amare le ricchezze culturali, artistiche, naturalistiche e imprenditoriali di Monza e della Brianza. Sei meraviglie da conoscere grazie alla guida appassionata dei nostri volontari. Ciascuna di queste proposte, infatti, evoca in un modo davvero speciale una dimensione preziosa del patrimonio del nostro territorio. Si va dai documenti che racchiudono i “segreti” della storia ai personaggi della grande letteratura. Dall’architettura delle ville sei-settecentesche immerse nel verde a un luogo sacro che conserva una tradizione spirituale radicata nei secoli. E ancora: da un piccolo gioiello del mecenatismo culturale alle icone del design contemporaneo».
«Tornano le giornate FAI di Primavera -commenta Beatrice Biagiotti, nuovo Capo Gruppo Giovani FAI Monza- con il contributo anche per questa edizione dei volontari del Gruppo Giovani, una realtà composta da 100 volontari, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, impegnati nella promozione delle eccellenze del territorio brianteo attraverso l’organizzazione di eventi, visite culturali, scambi virtuosi di buone pratiche tra giovani volontari anche di Gruppi diversi. Ragazze e ragazzi che fanno esperienza, come cittadini attivi, della bellezza in tutte le sue sfaccettature, mossi dalla missione di sensibilizzare e avvicinare al patrimonio culturale i loro coetanei attraverso l’esperienza del volontariato».
«In occasione delle Giornate FAI di Primavera – sottolinea l’Assessora alla Cultura Arianna Bettin - Monza aprirà al pubblico alcuni dei suoi luoghi più significativi. Sarà un'opportunità unica per riscoprire il patrimonio artistico e culturale della città, visitando luoghi straordinari come l’Archivio Storico del Comune di Monza, la Chiesa di San Maurizio, la Villa Mirabello, il Santuario di San Pietro Martire di Seveso, il suggestivo Teatro Antonio Belloni e il Molteni Museum, custode dell’eccellenza del design italiano. Le Giornate FAI rappresentano un momento speciale per avvicinare i cittadini alla bellezza e alla storia del nostro territorio, valorizzando la nostra identità e sensibilizzando alla tutela del patrimonio. Invitiamo tutti a partecipare a questa straordinaria occasione per vivere Monza e la Brianza con occhi nuovi e con maggiore consapevolezza».


Informazioni generali
Come partecipare Giornate FAI di Primavera: sabato 22 e domenica 23 marzo
Visite senza prenotazioni, accesso diretto nei Beni/siti
Orari per le visite:

  • Villa Mirabello, Chiesa di San Maurizio, Molteni Museum: sabato e domenica, ore 10-18
  • Archivio storico: solo domenica 23 marzo, ore 10-13 e 14-18
  • Teatro Belloni: sabato ore 10-16, domenica ore 10-15
  • Santuario di San Pietro Martire: sabato ore 10-18, domenica ore 10.30-18

Modalità di partecipazione, orari ed elenco luoghi su giornatefai.it
Ad ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.

FAI E FIAB
La Delegazione ringrazia MonzainBici, Equibici Lissone Desio, FIAB BCGroane, FIAB SegrateCiclabile, per la collaborazione: gruppi di visitatori parteciperanno alle nostre visite raggiungendo i siti in bicicletta, coniugando la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale con un modello di mobilità sostenibile.

Eventi speciali per gli iscritti FAI
Archivio storico del Comune di Monza
Ingresso riservato agli iscritti FAI
Teatro Antonio Belloni, Barlassina: sabato 22 marzo dalle ore 16 alle 17 si terrà un concerto della pianista Monica Zhang, ingresso gratuito riservato agli iscritti FAI fino a esaurimento posti disponibili.

Patrocini

Comune di Monza, Comune di Barlassina, Comune di Giussano, Comune di Seveso, Reggia di Monza, Provincia di Monza e Brianza
Collaborazioni
Comune di Monza, Cooperativa CAeB, Duomo di Monza, Museo e Tesoro del Duomo di Monza, Fondazione Gaiani, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Comunità Pastorale San Pietro da Verona di Seveso, Teatro Antonio Belloni, Molteni Museum, Istituto Martino Bassi di Seregno, Istituto Martin Luther King di Muggiò.

Informazioni: monza@delegazionefai.fondoambiente.it - 348 5917634
 

Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2025, 10:10

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